Viene da un'altra cultura, James Pallotta. Oltreoceano la squadra del cuore, che sia di calcio, di basket o di baseball, non si fischia mai. E dunque, sentire i fischi che hanno accompagnato la Roma durante e dopo il pareggio per 0-0 contro il BATE Borisov al presidente proprio non è andata giù.
Così come non sono andati giù gli attacchi della stampa, capace di esaltare prima e distruggere poi la squadra in poche settimane: "Alcuni di voi dovrebbero lasciare in pace i ragazzi. Loro lavorano seriamente tutti i giorni. È frustante per i ragazzi quando raggiungono un obiettivo sentire questi fischi. Bisogna saper crescere e smettere di gettare merda su giocatori e staff, ci vuole rispetto".
"Nel secondo tempo i ragazzi qualcosa hanno fatto vedere. Questo è un gruppo di buoni giocatori e voi li lasciate soli. Questi ragazzi meritano applausi per il passaggio del turno, ma sono stati fischiati. La gente sente le radio e legge i giornali e li fischia. Siamo passati agli ottavi, però bisognerà smetterla con questo trattamento. Tutti devono incitarci. I ragazzi lavorano giorno dopo giorno per migliorare, meritano un altro palcoscenico e un altro pubblico".