Nella provincia di Al Furat in Iraq, l'Isis ha imposto il divieto di vestire alcune maglie calcistiche tra cui quella del Milan. Chi non rispetta la legge rischia fino a 80 frustate. Nel mirino del Califfato, oltre ai rossoneri, sono finite anche Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Manchester City e Chelsea.
La lista stilata dalla polizia religiosa locale include soprattutto le casacche prodotte dai colossi dell'abbigliamento sportivo Nike e Adidas, e non potrebbe essere altrimenti visto che sono questi due grandi marchi i fornitori dei più importanti club di calcio.