E' vero che Elkann ha di fatto confermato Allegri (clicca qui per la notizia), ma è anche vero che "la pazienza verso gli allenatori non è infinita" (Pozzo dixit a proposito della panchina di Colantuono). La situazione in casa Juve preoccupa non poco la società, tanto da invitare i senatori ad un patto per la rinascita (clicca qui), perché ora i punti di distacco dalla vetta sono tanti e il rischio è di entrare in un circolo vizioso senza fine, un vertice che potrebbe risucchiare la squadra verso il basso.
Ma il club, dopo essere tornato nell'elite del calcio che conta, non ha nessuna intenzione di restarne fuori. per questo la qualificazione in Champions League è un "must" per la Juve e soprattutto per il tecnico, anche se le squadre che ambiscono a quel posto quest'anno sono tante. E la qualificazione in Champions vale una cinquantina di milioni che la Juve non può assolutamente perdere dopo tutto quello che ha speso sul mercato...
E a proposito di mercato, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarebbe una netta frattura tra dirigenza e allenatore per quanto riguarda il colpo più importante dell'ultima campagna acquisti bianconera: al di là delle dichiarazioni di facciata - "Giusto che a Dybala sia dato il tempo di crescere", ha recentemente detto Marotta - in società si interrogano sullo scarso impiego dell'argentino. Per l'allenatore è una prima punta e nelle gerarchie viene dietro Mandzukic, Morata e Zaza, per la dirigenza Dybala può giocare in tutti i ruoli dell'attacco. Ed è anche un investimento che andrebbe preservato...