Luciano Moggi è stato croce e delizia della Juventus. Gran conoscitore di calcio e dirigente di altissimo livello, ha portato la Juventus a vincere tutto. Fino al quel “maledetto” 2006 quando, scoppiato il caso “Calciopoli”, rischiò di far scomparire la società di corso Galileo Ferraris. All’epoca John Elkann prese le distanze dal direttore generale juventino, dissociandosi da lui. Oggi, a distanza di otto anni, Andrea Agnelli lo riabilita.
«Luciano Moggi rappresenta comunque una parte importante della nostra storia - ha dichiarato il numero uno della Vecchia Signora alla Triennale di Milano rispondendo alle domande di un’editorialista del Financial Times nel corso di un incontro sul futuro del calcio italiano -. Siamo il Paese del cattolicesimo e del perdono. Lo possiamo anche perdonare no? Recentemente è venuto allo stadio con i suoi nipotini e possiamo concederglielo.